Chi siamo

Nicolò Villa è un designer cresciuto in una dinastia di gioiellieri e creativi, attiva a Milano sin dalla fine dell’800. E se di Milano Nicolò eredita l’eleganza sobria e la passione per l’arte, il vero approdo formativo è la città di New York, dove si diploma al prestigioso Gemological Institute of America.
Dopo un’esperienza presso un’importante casa d’aste, arriva la “vita vera”: si aprono le porte del mitico Diamond District sulla 47esima strada, vero centro nevralgico mondiale del diamante e del gioiello.
Qui, grazie alla fiducia guadagnata nel passato dalla famiglia Villa – la storica boutique è ancora in Via Manzoni – Nicolò viene ammesso nel centro primario dell’industria del diamante e della vendita di gioielli, venendo a contatto con un’infinita di broker, intagliatori, venditori, orafi. E pietre.
Tornato a Milano, lavora per qualche anno col padre nella storica boutique Villa di Via Manzoni.
I tempi sono maturi perché Nicolò possa esprimere la sua visione del gioiello: il desiderio è quello di creare qualcosa di molto particolare, seguendo una tendenza fresca e contemporanea, lussuosa ma essenziale.
Un concept immaginato per una nuova generazione di acquirenti, per la quale il gioiello incarna valori diversi da quelli condivisi dalla generazione precedente. I tempi accolgono un nuovo mercato, cosmopolita e interconnesso, che esprime il desiderio di riappassionarsi al gioiello, vissuto come oggetto con una sua storia personale. Un gioiello che coniughi craftmanship di altissimo livello con un’estetica originale. Che sia unico, come chi lo indossa.

Nicolò vuole sperimentare: non a caso discende da Benvenuto Villa, gioielliere, scultore e alchimista, un creativo di fine Ottocento che, come tutti le grandi menti dell’epoca, si cimentava con la natura dei sogni: il suo era creare l’oro nero. Così anche il giovane Villa lavora sulla trasformazione, cimentandosi con diverse tecniche - come l’ossidazione del rame o l’intreccio del ferro, come fosse pelle – inusuali nel mondo della gioielleria classica. E inusuali sono anche i materiali che adotta: non più, e non solo, oro argento o platino, ma bensì ferro, rame, acciaio, titanio, legno e persino meteorite.
Su queste basi, lavorate con un piglio contemporaneo e con un occhio moderno e maschile - che si è nutrito del miglior savoir faire storico e della più alta tradizione orafa – Nicolò Villa crea la sua collezione, utilizzando tzavoriti, diamanti, opali, spinelli, topazi, tormaline, smeraldi, rubelliti che sceglie personalmente in giro per il mondo, onorando la sua passione per la gemmologia. Un amore che il designer sa trasformare ogni volta in racconto: così le millenarie pietre che impreziosiscono le sue creazioni diventano le protagoniste di storie lontane: leggende di smeraldi e Faraoni, epopee di rubini delle valli del Myanmar, racconti di zaffiri vellutati dell’esotico Kashmir. Un universo mai visto nel mondo del gioiello d’autore, che affonda le radici nella purissima tradizione orafa milanese, nell’inventiva operosa e curiosa di questa città, ma con in più il tocco da enfant terrible - piratesco e estroverso, eppure educatissimo e colto - di un giovane designer che è soprattutto un narratore. Che parla a chiunque sappia ascoltare una lingua di vero lusso, cultura e autenticità, squisitamente anticonformista, personale, sur mesure.